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1.Il termine “Befana” deriva dal greco “Epifania”, che significa “apparizione” o “manifestazione”. La Befana si festeggia, quindi, nel giorno dell’Epifania, che in Italia chiude il periodo delle ....................... di Natale.

2.Nell’immaginario collettivo, la Befana è una vecchietta con il naso lungo e il mento ........................ , povera e mal vestita, che viaggiando su di una scopa in lungo e in largo per il cielo, porta doni a tutti i bambini.

3.Nella notte tra il 5 e il 6 di Gennaio, infatti, la Befana vola sui ......................... delle case e calandosi dai camini,

4.riempie le ..................... lasciate appese dai bambini.

5.Questi, nell’attesa, preparano per l’affaticata vecchietta un piccolo ...................... per recuperare le energie perse, di solito composto da una tazza di latte, qualche biscotto e un mandarino.

6. Il mattino seguente, oltre ai dolcetti per chi è stato buono o al …………………… , per chi è stato un po’ più cattivo, i bambini troveranno lo spuntino consumato dalla vecchietta.

7.Invece, nella tradizione cristiana, la storia della Befana è strettamente legata a quella dei Re Magi. La leggenda narra che in una freddissima notte d’inverno Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel lungo ……………….. per arrivare a Betlemme da Gesù,

8.non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchietta che indicò loro il ……………………. . I Re Magi, allora, invitarono la donna ad unirsi a loro, ma questa rifiutò.

9.Una volta che i Re Magi se ne furono andati, essa si pentì di non averli seguiti e allora preparò un …………………  pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo.

10. La vecchietta, quindi, iniziò a bussare ad ogni ………………. , regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.