A Richard.
Colleziono foto, sguardi, storie.
Le persone si raccontano senza filtri quando imparano una nuova lingua, o quando cercano quella che fa parte dei loro ricordi.
Per una lingua si può provare la stessa nostalgia e lo stesso affetto che si prova per una persona a noi cara, si può anche associarla a brutti ricordi e volerla allontanare…ma in qualche maniera affiorerà preceduta forse da un profumo, da un tocco inaspettato con una stoffa mentre qualcuno ti sfiora nella metro, dal sapore dolciastro di un biscotto come nei ricordi di Proust.
Colleziono volti, vanno e vengono mai nessuno senza avermi regalato sorrisi caldi e sguardi intensi.
Alla fine sono tutti parte di me e mi compongono come in un puzzle in cui quasi mi perdo, in cui non sarò mai completa seppure sempre più ricca. Mi chiedo chi sono e quanti di loro sono.
Quanto in breve tempo mi avete dato e arricchito, molto di più di quanto abbia fatto io.
Ognuno con la sua storia fantastica, da lacrime agli occhi. Voi con cognomi più italiani degli italiani. Voi lontani, voi che siete vicini, dentro di me dico…arrivederci. Tornate presto.
Elisa